Chi siamo

Che cos'è Transformational Breath®?

È un processo di trasformazione del tuo respiro che tornerà ad essere come era originariamente, cioè un respiro addominale e consapevole, circolare, senza pause, vivace, come se uno stesse camminando velocemente, con una inspirazione rapida e profonda ed una espirazione corta e rilassata.

Questo modo di respirare ha la caratteristica di consapevolizzarci dei nostri schemi respiratori limitanti, che sono espressione di blocchi emotivi passati, e di trasformarli liberando le emozioni in essi incarcerate. Ognuno di noi se si osserva bene si rende conto di come le emozioni modifichino il nostro respiro, basta pensare a come potremmo smettere di respirare al buio quando siamo spaventati, o di come aumenta il respiro quando siamo arrabbiati o di come si rilassa quando siamo vicini a chi ci ama.

Il respiro è direttamente collegato a come noi siamo, a come ci relazioniamo con noi stessi e con gli altri, a come viviamo quotidianamente la nostra vita, a come noi ci sentiamo e ci mostriamo agli altri. Questo fenomeno è dovuto alla stretta vicinanza anatomica che esiste tra il centro del respiro situato nel midollo allungato ed il circuito limbico, cioè quella parte di cervello di cui fanno parte ipofisi ed ipotalamo e che è fortemente legata alle nostre memorie emotive. Attivando la respirazione si vanno ad attivare anche queste vecchie memorie, parcheggiate nell’inconscio e che chiedono di essere rivissute, rielaborate e comprese alla luce di una nuova consapevolezza per permetterci di esprimere appieno la nostra personalità, in modo più libero e meno condizionante rispetto alla nostra infanzia.


Come cambia il respiro con Transformational Breath®?

Perché il respiro diventa addominale? In questo modo aumenta la quantità di aria che possiamo inspirare. Abbassandosi il diaframma spinge verso il basso i visceri e porta con sé i polmoni espandendoli al massimo e questo è fisiologico e normale per il nostro corpo.

Perché è consapevole? Normalmente noi non lo facciamo poiché il nostri schemi respiratori si sono trasformati a secondo delle emozioni che abbiamo represso e degli schemi compensatori che si sono formati, per cui è necessaria la consapevolezza per accorgersi di quanto il nostro respiro sia limitato.

Perché deve essere senza pause? Nelle pause noi pensiamo e quando pensiamo cerchiamo di modificare le cose seguendo uno schema mentale e non naturale e spontaneo tipico del nostro corpo e della nostra personalità originaria, è come se fossimo costruiti e non naturali.

Perché vivace come se stessimo correndo? Se il respiro è troppo rilassato tutto tace, e noi ci addormentiamo. E’ come se rimanessimo incarcerati nel nostro inconscio, è come se non ci fosse l’energia necessaria a mettere in moto il processo di trasformazione, è come la differenza tra la tristezza dove tutto è fermo e la gioia dove invece tutto è in movimento.

Perché l’inspirazione deve essere lunga e profonda? Dobbiamo riempire tutti i polmoni per aumentare la saturazione di ossigeno nel sangue. Fisiologicamente non è la frequenza ad aumentare l’ossigeno del sangue ma la profondità del respiro.

Perché l’espirazione corta e rilassata? Quando è rilassata non portiamo squilibrio tra l’ossigeno e l’anidride carbonica. Quando é lunga o controllata si emette più anidride carbonica di quella che si deve emettere e in tal caso il corpo va in alcalosi causando tutta una serie di sintomi sgradevoli di tipo compensatorio.

Che strumenti impiega Transformational Breath®?

Transformational Breath® è il processo che ci porta lentamente e permanentemente a trasformare il nostro respiro ed è caratterizzato da innumerevoli strumenti adottati da Judith Kravitz nel suo percorso di creazione: il Body Mapping, una serie di punti nel corpo che vengono premuti dai facilitatori durante la sessione di respiro, e che corrispondono a punti emozionali; i Toning che sono le vocali ognuna capace di aprire il respiro in alcune parti del corpo e che vengono emesse quando un emozione ci travolge o quando il respiro è bloccato; i Calci e pugni che permettono di esprimere la rabbia o di dare sfogo ad energia repressa, creando fiatone e vivacizzando il respiro; le Manovre fisiche associate ai suoni che servono a sbloccare parti del corpo contratte; le Affermazioni, frasi che i facilitatori usano per consapevolizzare chi respira sui loro blocchi emotivi.

Altro strumento fondamentale che altre tecniche non posseggono è l'Analisi del Respiro, attraverso cui il facilitatore è in grado di riconoscere le aree del corpo dove il respiro è bloccato e la corrispondente emozione o tema associati, questo strumento permette di rendere chi respira consapevole, partecipe e autore principale del proprio processo di trasformazione ed integrazione fisica-psichica-emozionale.